mercoledì 21 aprile 2010

Cefalo dorato lesso

Venerdì scorso la mia pescivendola mi ha convinto a comprare il cefalo, pesce che non amo particolarmente sebbene abbia un prezzo accattivante (5 euro al kg) e sia a km 0. Quello che mi ha venduto non era un semplice cefalo, ma era il cefalo dorato (Liza Aurata) che a quanto pare è la tipologia di cefalo con le carni più pregiate; infatti dovrbbero esistere 5/6 tipi di cefalo, ma ancora non mi sono acculturata bene in proposito. Dobbiamo fidarci ciecamente del pescivendolo che ci vende questo tipo di pesce, infatti se non è stato pescato  a largo dalla costa, ma ad esempio in zone portuali, la carne di questo pesce non solo è cattiva, ma inizia a diventare anche discretamente tossica a causa degli oli lubrificanti presenti in mare.

 
Milena (la spacciatrice di pesce), mi ha consigliato di lessarlo circa 20 minuti con un pò di odori (cipolla, sedano, carote) e poi di spinarlo, pulirlo e servirlo su un letto di rucola, con pomodorini, pinoli, parmigiano ed un filo di buon olio.
Questa è stata infatti la sua fine (eccetto per i pinoli che erano ahimè terminati), ma se devo dirvi che mi è piaciuto da impazzire direi una bugia; era mangiabile, ma il sapore del cefalo non si è mitigato moltissimo, anche se devo ammettere che la carne in sè era di una morbidezza ineguagliabile.
Probabilmente proverò a cucinarlo di nuovo magari provando con una marinatura a base di limone prima della cottura, come consigliano molti pescatori, per mitigare i pesci dal sapore un pò forte.

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