martedì 30 marzo 2010

Insalatina di finocchi e pere

La ricetta successiva è invece tratta dal blog lo spelucchino, ma rielaborata in forma molto più colorita e direi agricola come si può vedere confrontando le foto seguenti con quelle presenti nel blog citato.




Ingredienti per due persone:
  • 1 pera abate 
  • 1 finocchio
  • un mazzettino di rucola
  • sale fino integrale
  • olio
Tutti gli ingredienti utilizzati sono biologici, eccetto la pera per la quale infatti si procederà all'eliminazione della buccia.
Abbiamo tagliato con la mandolina il  finocchio e la pera, alternando uno strato di ciascun frutto/ortaggio su un piatto al fine di formare una piccola torre. Questa insalata è stata poi da noi letteralmente affogata come da foto da rucola frullata con olio e un pò di sale. Lo spelucchino infatti ha delicatamente abbellito e insaporito la sua piccola torre con l'olio generato dalla filtrazione del composto frullato, mentre noi amanti della rucoletta (e del non si butta via niente) abbiamo utilizzato tutto il composto pur ottenendo ovviamente un piatto visivamente decisamente meno accattivante.

Moli al forno


Oggi vi voglio parlare del pesce molo, pesce povero parente stretto del merluzzo, a lui simile come consistenza e sapore; forse un pò più saporito ma dal costo decisamente più interessante (mediamente 7 euro al kg contro i 15 euro al kg). Cercando informazioni su internet ho scoperto che le sue carni sono migliori nel periodo che va da dicembre a maggio.
La ricetta (come da foto) è molto semplice: preparare un bel battutto di olio, aglio, sale e rosmarino con cui ricoprire il pesce e poi infornare per circa 15-20 min a 180°. Qualche giorno fa l'ho riproposto aggiungendo al trito un buon quantitativo di pangrattato, e devo dire che il sapore ne ha guadagnato notevolmente!

mercoledì 10 marzo 2010

Agrumini, marmellatini, rotolini, insomma...ini

Seguo da un pò di tempo il blog un pizzico di magia e la ricetta degli agrumini mi ha stuzzicato non poco, così che ho voluto provarla alla prima occasione, apportando qualche modifica (eliminando il latte con il quale vado poco d'accordo) e utilizzando anche un altro tipo di farcia.
Innanzitutto ho raddoppiato la dose sia perchè mi sembrava poco il quantitativo, sia perchè così ho usato la fedele macchina del pane per dare una prima impastata al composto:
  • 250 gr farina macinata a pietra
  • 50 gr di farina di kamut
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di zucchero di canna integrale (Mascobado equosolidale)
  • 2 cucchiai di olio di girasole bio
  • 2 cucchiai di acqua
  • 1 cucchiaio di anisetta (il mistrà l'ho lasciato a casa dei miei) (nell'impasto non l'ho percepito però)
  • 1 bustina di lievito bio per dolci
per la farcitura agrumosa (per mezzo impasto) mescolare assieme i seguenti ingredienti:
  • scorza grattuggiata di 3 limoni bio
  • scorza grattuggiata di 1 limone e mezzo bio
  • spremuta di mezzo arancio (era un tarocco)
  • spremuta di due spicchi di limone
  • 5 cucchiai di zucchero di canna non integrale

per le altre farciture ho usato la marmellata naturale di giuggiole che ho fatto a fine estate e una marmellata bio di mele rosa senza zucchero che mi ha regalato mia cugina.
L'impasto come già precedentemente indicato l'ho fatto impastare alla MDP, poi mi sono dilettata con il mattarello a stendere una sfoglia molto sottile (pochi mm). Metà impasto l'ho spalmato con la farcia agrumosa, poi ho arrotolato la sfoglia molto lentamente e ho fettato il rotolo risultante in fettine larghe circa 1 cm.
Ho fatto la stessa cosa con il resto dell'impasto che a sua volta ho suddiviso due parti :su uno ho steso la marmellata di giuggiole e sull'altro la marmellata di mele rosa. Ho infornato il tutto a 190° per 15 minuti (i 25-30 minuti indicati nella ricetta originaria sono decisamente troppi per il mio forno!), rigirando le piccole girelle a metà cottura.
Il risultato è stato molto positivo, l'unica cosa che forse la marmellata di mele rosa essendo senza zucchero, non aggiungeva molta dolcezza all'impasto già di per sè non troppo zuccherato, mentre la marmellata di giuggiole che era un pò più dolce ci si sposava perfettamente.
Se riesco a rimembrare come ho fatto la marmellata di giuggiole prometto che la posto!

Avanzo di...lattuga

C'era una volta un cespo di insalata bio nel mio frigo, ma ben presto fu dimenticata nel sacchetto dei finocchi. Ad una settimana quasi dal suo acquisto era ormai diventata appassita e depressa, ma il suo destino fu ben più esaltante di quello di finire nella pattumiera.
  • 100 gr insalata (già pulita e sciacquata)
  • 100 gr di patate lesse schiacciate
  • un pezzettino di porro tagliato a fettine sottili
  • 15 pistacchi
  • 2 cucchiai di panna vegetale (o uncucchiaio di latte di riso,o anche niente, vedete voi la consistenza del composto e regolatevi di conseguenza)
  • 1 cucchiaio scarso di pagrattato
  • 1 cucchiaio molto abbondante di parmigiano grattuggiato
  • farinella (farina di orzo e ceci)
  • olio per ungere il tegame in forno
  • 1 uovo (1 tuorolo + 1 albume)
  • sale e peperoncino
  • 2 cucchiai di panna vegetale o latte di riso per ammorbidire il composto

    Sbollentate 5 minuti l'insalata ed il porro in una pentolina con poca acqua e poi tritatela finemente con la mezzaluna. In una ciotola unite il pangrattato, il parmigiano, i pistacchi, il tuorlo, la panna, le patate schiacciate e la lattuga amalgamando bene il composto. Aggiustate di sale e se vi piace aggiungete del peperoncino in polvere, poi procedere a montare l'albume dell'uovo finchè sarà soffice e spumoso e unirlo al composto badando bene a non farlo smontare, girando piano con una spatola dal basso verso l'alto; questo aiuterà lo sformatino a gonfiarsi un pò nel forno.
    Ungere la placca del forno e versarvi dentro il composto e spolverare lo sformato con la farinella. 
    Infornare per 10-15 minuti a 180°.

    lunedì 8 marzo 2010

    Guida agli additivi alimentari

    La scorsa settimana ho comprato la Guida tascabile agli additivi alimentari,  all'inizio e alla fine del libro vi sono discorsi generali sugli additivi, ed altri più specifici riguardanti gli additivi più dannosi per la salute. Nella parte centrale del libro vi è invece la legenda degli additivi che troviamo scorrendo le etichette dei prodotti che acquistiamo. Essi sono colorati secondo il loro grado di tossicità : rosso da evitare, giallo/arancio bisogna fare attenzione, verde via libera.
    Interessanti o meglio terrorizzanti i due capitoli sull'aspartame e il glutammato monosodico e i sononimi con i quali vengono nascosti da mercanti senza scrupolo e comprati  da consumatori che si ostinano a non informarsi su ciò che ingeriscono.
    Chi segue questo blog non troverà mai ingredienti come "bustine pronte di cioccolata in tazza" o "dado con glutammato" o burri e margarine con grassi vegetali idrogenati. Cercherò anzi di evitare proprio burro e margarine a favore di olio d'oliva o di semi o mais sempre di origine biologica e controllata, cercando di modificare le ricette che sono in giro per i blog rendendole le più sane e naturali possibili. Sappiamo bene che una frolla con il burro non è uguale alla frolla con l'olio, ma non è neanche così totalmente diversa, basta trovare la combinazione giusta degli ingredienti e il nostro corpo ci ringrazierà.
    Non si può essere delle buone cuoche senza migliorare prima di tutto la qualità degli ingredienti, la ricerca sta nel sostituire gli ingredienti dannosi per il corpo con altri meno dannosi, non si può mangiare biscotti con il burro tutti i giorni o continuare ad usare i fogli di colla di pesce ignorando  la loro origine, così come trovo innaturale usare costantemente i pomodori a gennaio.

    venerdì 5 marzo 2010

    Cavoletti di bruxelles in padella

    La ricetta credo di  averla presa da qualche parte nel web, ma non ricordo affatto dove, e non me ne voglia l'autore se non riesco a ritrovarla per postare il link.
    Ad ogni modo questa settimana, che procede tutta vegetariana a casa rivasecca, è iniziata con la cottura di alcuni cavoletti di bruxelles che stavano per perdere la speranza in frigorifero.
    • cavoletti di bruxelles
    • mollica di pane
    • peperoncino
    • olio
    • sale
    • pinoli
    • rosmarino


    Mettere a sbollentare per 10/15 minuti i cavoletti di bruxelles, puliti e tagliati a metà. Nel frattempo in una padella mettete a rosolare i pinoli con l'olio; dopo un paio di minuti, aggiungete la mollica ridotta in briciole, il peperoncino ed il rosmarino. Scolate i cavoletti sbollentati e fateli rosolare con il condimento aggiungendo sale a piacere. Servire caldi.